giovedì 30 marzo 2017

Umanesimo e Rinascimento

RINASCIMENTO
E' tra '4 e '500
che c'è il Rinascimento:
in Italia prima è nato,
poi in Europa s'è spostato,
dando inizio a un'avventura
ch' ha diffuso la cultura
tra chi il greco ed il latino
s'è studiato per benino.

RI RI NASCIMENTO
SON SON SON CONTENTO
L'ARTE E' IN GRAN FERMENTO
W IL RINASCIMENTO

Michelangelo è un pittore
Leonardo un inventore
poi la stampa, addirittura,
fa viaggiare la scrittura:
stanno a corte i musicisti
coi poeti e gli umanisti
che con rime ben studiate
danno fama... al mecenate!


- COSA è?
E' un movimento culturale che coinvolge tutte le arti, dalla letteratura, alla pittura, alla scultura, all'architettura, alla musica...
E' un profondo cambiamento nel pensiero che mette l'uomo al centro dell'universo.

QUANDO nasce?
Nasce e si sviluppa tra la fine del '400 e tutto il '500.

DOVE si sviluppa?
Nasce in Italia e si sviluppa in tutta Europa, presso le corti signorili.

Il NOME?
Rinascimento = rinascita dell'umanità, sulle basi della civiltà greco-romana.


UMANESIMO
- E' un movimento culturale prevalentemente italiano (fine '300- pieno '400) che sarà la base dalla quale si svilupperà

il RINASCIMENTO (fine '400- pieno '500)

- Le corti dei signori diventano centri di cultura: i signori svolgono la funzione di "mecenati", invitando a corte artisti da tutta Italia che decorano i loro palazzi e compongono opere in loro onore.
Napoli - Aragona
Urbino - Montefeltro
Mantova - Gonzaga
Ferrara - Este
Milano - Sforza
Firenze - Medici
Roma - i papi

- Studio delle humanae litterae, ovvero della letteratura classica greca (es. Omero con l'"Iliade" e l'"Odissea") e latina (es Virgilio e l'"Eneide").

 - Di grande aiuto è l'invenzione della stampa a caratteri mobili (1455 - Gutemberg) -> libri più numerosi e più economici.

- Molti studiosi si dedicano alla ricerca dei manoscritti dei classici latini e greci, alla loro traduzione e, grazie alla diffusione della stampa, anche alla loro pubblicazione.

- E' opinione comune che le opere classiche siano alla base della ricerca sulla vera identità dell'uomo, dei suoi pensieri e della sua creatività: si leggono Omero e Virgilio che vengono individuati come modelli di vita e di stile.

- Dai classici si prendono gli ideali di bellezza e armonia, che mettono l'uomo al centro del pensiero.

- Dalla tecnologia e dai viaggi di esplorazione (Colombo ecc.) si prende la fiducia nella scienza, nel progresso e nell'intelligenza umana.

- Si sviluppa la teoria eliocentrica o copernicana, in base alla quale la Terra è solo uno dei tanti pianeti che girano intorno al Sole.Risultato immagine per eliocentrismo

LA "QUESTIONE DELLA LINGUA"

- Molti autori italiani scrivono le loro opere in latino, considerata una lingua universale, ma è necessario trovare una lingua italiana che sia utilizzabile presso le corti dell'intera penisola.

- In questo periodo non esiste una unica lingua italiana, ma numerosi volgari.
- Occorre quindi individuare una "ricetta" per trovare o costruire un italiano adatto alla letteratura; vari studiosi elaborano varie proposte:

1) usare la lingua parlata nelle corti;
2) riprendere varie parole o frasi da diversi volgari;
3) usare il volgare fiorentino illustre, prendendo esempio non dal parlare del popolo, ma dalle opere di Dante e Petrarca per la poesie e da Boccaccio per la prosa. Prevale questa proposta, elaborata da Pietro Bembo e presentata nel volume "Prose della volgar lingua" del 1525.


Nel 1583 viene fondata l'Accademia della Crusca, una accademia linguistica con lo scopo di studiare e diffondere il patrimonio linguistico italiano: l'idea era quella di separare la farina (parte buona della lingua italiana) dalla crusca (parte cattiva della lingua italiana). link




LORENZO de' MEDICI
"Il trionfo di Bacco e Arianna",
-  pg 308 Oltrepagina Arancione.

Sintesi: la vita è breve e incerta, quindi è importante essere felici fin quando ci è possibile.

"del doman non c'è certezza
chi vuol esser lieto sia!"




LUDOVICO ARIOSTO
(1474-1533)

- Vive alla corte di Ferrara, presso la famiglia d'Este.
- Inizialmente è al servizio del cardinale Ippolito d'Este, a cui è dedicato l'"Olrando furioso".
Quando, però, il cardinale gli chiede di seguirlo in Ungheria, Ludovico si rifiuta e i due hanno una lite.
- In seguito, Ariosto si mette al servizio di Alfonso d'Este, fratello di Ippolito.


OPERE
- scrive poesie in latino;
- La sua opera più importante è 
"ORLANDO FURIOSO"
- 1516
- poema epico cavalleresco 
- poema: ampio componimento poetico, in versi;
- epico: tratta delle gesta (imprese eroiche) di un eroe o di un popolo;
- cavalleresco: racconta le imprese dei cavalieri che nel medioevo avevano il compito di difendere il Cristianesimo;

- 46 canti;
- in ottave (gruppi di 8 versi)
- di endecasillabi (versi di 11 sillabe);

- lingua: inizialmente scritto in volgare emiliano, poi corretto in volgare toscano illustre, ovvero il toscano trecentesco di Dante, Petrarca e Boccaccio;

Trama
- Si allaccia ad un poema cavalleresco scritto da Matteo Boiardo, intitolato "Orlando innamorato" (1476). Link 
- La trama è costituita da un complicatissimo intreccio tra 3 storie principali, alle quali si intrecciano numerose storie secondarie.

1) GUERRA di RELIGIONE - La storia è ambientata al tempo di Carlo Magno (800). Sullo sfondo si assiste allo scontro tra musulmani (saraceni) e cristiani.
I musulmani, guidati da Agramante, partendo dalla Spagna invadono la Francia, ma vengono bloccati dal cristiano Carlo Magno.

2) PAZZIA e AMORE - Molte vicende sono legate all'amore di Orlando, cavaliere e paladino di Carlo Magno, per la bellissima Angelica, la bella principessa del Catai (Cina) della quale tutti gli uomini si innamorano.  Angelica non prova alcun interesse verso i suoi pretendenti, fino a quando incontra un saraceno ferito di nome Medoro, di cui si innamora dopo averlo accudito, per opera di un incantesimo. Quando Orlando scopre la loro relazione, impazzisce e il suo senno (la sua ragione) finisce in un'ampolla sulla Luna. Il paladino Astolfo e il suo cavallo alato si recheranno sulla Luna per riprenderlo.

3) CELEBRAZIONE DEL MECENATE - Tra le intenzioni dell'autore c'è la celebrazione della famiglia d'Este di Ferrara, presso la cui corte Ariosto vive.  Viene narrata l'origine della famiglia, attraverso la storia d'amore dei suoi progenitori, il saraceno Ruggero, che si convertirà al Cristianesimo, e la cristiana Bradamante.


PROEMIO (mini sintesi e dedica dell'opera)

1) Ariosto afferma di collocare la sua narrazione nel IX secolo,
al tempo della guerra tra Saraceni (Musulmani) e Cristiani, guidati da Agramante e Carlo Magno.

2) Ariosto introduce il tema dell'amore tra Orlando e Angelica, un amore che porterà alla pazzia di Orlando.

3) Infine Ariosto dedica il poema a Ercole d'Este, discendente di Ruggero e Bradamante.

-link al testo (clicca)

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